LA NASCITA DELL'ASSOCIAZIONE E PROGETTO FONDATIVO

LA NASCITA
“Betania” nasce come Associazione in data 16/02/1990 per realizzare, con un impegno concreto, gli ideali evangelici maturati all’interno di un gruppo di persone sensibilizzate da Antonietta Vitale, Fondatrice e attuale Presidente, una figura carismatica e punto di riferimento per tutto l’agire dell’Associazione.
Fin dal suo avvio, l’Associazione sceglie di rendere molto ampie, come ben specificato all’art. 2 dello statuto, le aree sociali alle quali rivolgere l’azione di volontariato: dai minori in stato di abbandono, agli stranieri, dai disabili ai malati. E’ una disponibilità ampia e diffusa che lascia intravvedere la passione e la disponibilità del progetto fondativo.

INIZIO DELL’OPERA CARITATIVA

Quella che diventerà la prima casa di accoglienza e Sede Legale, in Via Pontoncello, 26 – S. Maria di Zevio (Vr), viene acquistata nell’aprile dello stesso anno di fondazione, per mezzo delle donazioni dei soci. Nel mese di dicembre dello stesso anno si avvia l’attività caritativa, dando ospitalità ad un gruppo di extracomunitari senza tetto.
L’opera è sostenuta fin dall’inizio dagli stessi soci, che dedicano il proprio tempo gratuitamente in base alla disponibilità, come volontari. Un’impostazione, quella della gratuità, mantenuta nel tempo, in quanto fondamento ispiratore dell’Associazione. Diventando Organizzazione di Volontariato (ai sensi della Legge 266/01) e iscrivendosi conseguentemente all’Albo Regionale del Volontariato Veneto nel 1994, Betania ha dato veste giuridica al suo criterio istitutivo, acquisendo, tra l’altro, la qualifica ONLUS.
Nel marzo del 2003, l’Associazione ha trasferito la propria sede amministrativa e legale, a Bosco di Zevio (Vr), in Via S. Spirito, n.1.

giovedì 7 gennaio 2010

PAOLA DAL KENYA

Emali, 30 ottobre ‘09

Carissimi fratelli e sorelle,
sia lodato Gesù Cristo!
E’ una gioia per me potervi scrivere visto i molti fatti accaduti nell’ultimo periodo, in particolare dopo la venuta di Madre Antonia qui. Prima di tutto volevo farvi partecipi della drammatica situazione in cui si trova la popolazione. E’ da un paio d’anni che non piove e la siccità sta provando duramente le famiglie. Chi aveva animali ora non li ha più perché sono morti; se infatti si va per le strade, soprattutto in savana, si vede che non c’è più un filo d’erba. Tutto è secco e con i continui e forti vortici d’aria che si creano, la polvere travolge ogni cosa… Nei giorni scorsi siamo stati sommersi da una vera e propria tempesta di sabbia. Eravamo avvolti in una nuvola rossa, il cielo si era oscurato e c’era un vento fortissimo. Per fortuna il muro della nostra recinzione lo ha attutito un po’, ma mi hanno detto che fuori la gente si doveva aggrappare a ciò che trovava per non essere portata via! Abbiamo cercato di mettere al riparo bambini e persone che in quel momento si trovavano qui, per proteggerli almeno un po’ da quella bufera! Ringraziando Dio poi tutto è passato. Ma i grossi vortici sono molto numerosi ogni giorno. La gente dice che tutto ciò è un segno della venuta della pioggia, attesa come il bene più prezioso e indispensabile per la sopravvivenza! Veramente ce n’è un estremo bisogno.. preghiamo dunque insieme perché il Signore possa ridare sollievo a questo popolo e a tutto ciò che ci circonda….Per far fronte all’emergenza cibo in cui ci troviamo stiamo continuando a dare da mangiare ai circa 700-750 bambini, e a volte anche più, che non mancano mai all’ appuntamento del loro pasto quotidiano qui da noi. Oltre a ciò, abbiamo anche iniziato, un paio di mesi fa, una distribuzione straordinaria di cibo in vari villaggi, per la quale sono arrivati fondi dall’Italia, per poter raggiungere più persone, soprattutto quelle sperdute in mezzo alla savana. Ultimamente sono andata in un paesetto a circa 30 km da Emali, ….. pensate alla gente , per la maggioranza Maasai, che vive da quelle parti in case di fango e rami e che fa ore e ore di cammino per raggiungere qualche piccolo centro abitato alla ricerca di cibo, in mezzo a luoghi sperduti dove mi hanno raccontato che passano anche animali selvaggi e feroci ….. Il più vicino punto d’acqua si trova a diversi km di distanza e ciò comporta ore e ore di cammino…
Per aiutare la popolazione, ci stiamo muovendo in più direzioni. Innanzitutto l’opera propria di Betania, nei confronti dei bambini, ha spiccato il volo e si sta consolidando: infatti, alla presenza di Antonia stessa, con tanta emozione, sono stati aperti gli ambienti relativi all’accoglienza degli orfani, che attualmente sono 12.
La storia di Nzula, la più piccola, di 8 mesi, è emblematica della situazione drammatica di molti bambini, che non hanno nessuno che li possa accudire: infatti; la mamma è ammalata di AIDS ed ha avuto la sua piccola da un uomo che poi l’ha abbandonata. Non avendo nessuno a cui appoggiarsi e dicendo: “Presto dovrò morire anch’io”, la povera donna ci ha affidato la sua bambina…
Questo purtroppo non è un caso isolato, abbiamo molte altre richieste e le cose si stanno ampliando a 360 gradi. A favore di questi bambini, offre il suo prezioso operato Jacinta, la ragazza keniota, che ha confermato la sua volontà di consacrare la vita a Dio nel servizio dei poveri e sull’esempio di Madre Antonia! Sia lodato e benedetto il Signore! Lei è veramente un grande dono! Inoltre un altro ragazzo di 15 anni, Michael, ha chiesto ad Antonia di poter stare da noi, in quanto sente la vocazione ed è rimasto colpito dalla missione, l’ha amata e vuole viverla. E’ ancora giovane… ma anche questo è dono di Dio! Chiedo preghiera per loro, per tutti noi, per quelli che verranno e per tutte le persone di buona volontà che desiderano e desidereranno dedicarsi al Signore più intimamente, attraverso i poveri!
Da luglio è partito ufficialmente anche l’ambulatorio medico.
Ogni sabato, un medico arriva da Nairobi e riesce a visitare più di 40 persone.
Questo piccolo ambulatorio, frutto della vostra generosità, offre un servizio indispensabile; infatti, più che mai in questo periodo siamo venuti a conoscenza di molti casi di bambini e persone malate, casi drammatici di epilessia, malformazioni, asma, malattie della pelle … e chi più ne ha più ne metta!
Certamente stiamo cercando di fare il possibile, ma il vero problema adesso è reperire le medicine per tutti. Qui i malati, spesso e volentieri, non vanno mai a visitarsi perché costa troppo e, di conseguenza, non comperano medicine, perché queste costano ancora di più.
Confidiamo nel Signore, che ci indichi una via su come proseguire nel modo migliore questo prezioso servizio! Infatti, ci sono molti casi che necessitano di operazioni, che cambierebbero totalmente la vita delle persone, ma hanno prezzi molto elevati.
Oserei dire: Non mettiamo limiti alla Provvidenza, lasciamo che svolga il Suo compito….
Pensiamo a questa realtà…
Chiediamo perdono al Signore per le nostre miserie e lamentele inutili e guardiamo a chi sta veramente peggio di noi…
Sì, è un invito a scuoterci tutti quanti e a riflettere sui bisogni del nostro prossimo; è un invito a farlo in modo accurato e costante, come nostra Madre sempre ci insegna, perché è quello che Gesù ama.
Essendo a contatto giornaliero con tutte queste miserie, ricordo di aver manifestato ad Antonia il mio stato d’animo, considerando l’agiatezza e a volte lo spreco delle cose nelle nostre città, in confronto ai luoghi della terra dove la gente è allo stremo: lei mi ha risposto che almeno, in questo modo, accade che chi possiede qualcosa può anche donarlo…
Penso che questo sia il modo più giusto di affrontare e riflettere positivamente sulle cose, anche se all’apparenza possono sembrare ingiuste. Colgo perciò l’occasione di rivolgere un nuovo appello in favore dei bisognosi, ringraziandovi abbondantemente per quello che già state facendo e che spero continuerete a fare.
Al di là di questo, desideravo anche raccontarvi quanto è accaduto durante la venuta di Antonia a settembre. Come sempre, ma in modo particolare questa volta, la sua presenza è stata rigenerante per me, poiché strumento della presenza di Dio! La gente del posto ha vissuto in quei giorni un’esperienza particolare, vedendo con i propri occhi quanto la salute di Antonia fosse precaria. Eravamo a Messa e la sala era piena di gente, poiché il parroco, in occasione della festa di S. Monica (27 agosto), aveva proposto alle donne allora presenti, vari modelli femminili da poter seguire, in particolare quello di Madre Antonia, come donna di Dio dei nostri giorni, “la cui vita è pietra viva di Cristo”, sue testuali parole. In quell’occasione Padre Benson aveva invitato ad ascoltare la storia di Antonia dalla sua viva voce, quando sarebbe venuta e così è stato. Beh… si sono presentate persone provenienti anche da 60 km di distanza, venute a piedi o con i poveri mezzi di trasporto che ci sono qui, con i quali ci possono essere mille imprevisti in qualsiasi momento. Dopo la S. Messa, Antonia ha voluto partecipare alla distribuzione di mais e fagioli fatta in favore di queste persone in segno di solidarietà e di amore, ed è stato in quel momento che si è sentita male…. Tutte le persone sono rimaste impietrite…in silenzio…poi hanno cominciato a pregare…si è come fermato il tempo per tutti….come se un brivido avesse attraversato le loro membra ….. tutti dicevano che siccome lei aveva fatto e fa tanto del bene, sarebbe sicuramente stata aiutata da Dio. Quell’episodio ha scosso i cuori di tutti… ma dopo i controlli effettuati in ospedale, il Signore ha dato prova che ascolta la preghiera del poveri! Così lei si è ripresa velocemente, riuscendo a fare quello che era necessario per la comunità! Sembra proprio che tutto debba passare dalla sofferenza per avere una svolta, un’apertura in più.
Altro segno positivo di questo periodo è stata la nascita di un gruppo di preghiera, dedicato a S. Antonio, costituito da alcune delle donne che lavorano da noi. Dovete sapere che nelle varie parti (stazioni) in cui sono suddivisi gli enormi territori parrocchiali, i fedeli si riuniscono settimanalmente in piccoli gruppi di preghiera a seconda delle zone in cui vivono. Mi hanno chiesto se fosse possibile andare da loro e raccontare la vita del Santo, in modo da dare maggior coscienza e conoscenza ai partecipanti di chi sia S. Antonio e quale esempio sia da seguire. Possiamo solo dire: Sii lodato Signore nel più alto dei cieli!
Concludo dicendo che in questi giorni stiamo raccogliendo le nuove iscrizioni scolastiche per l’anno prossimo. Sono venuti numerosissimi e purtroppo non abbiamo potuto accontentare tutti. Comunque speriamo nel Signore perché tutto possa andare avanti sempre nel Suo Nome e secondo la Sua Volontà! Solo questo conta e solo questo ci resterà in mano un giorno!
Vi porto i saluti calorosi di tutti i bambini, adulti, malati, anziani….proprio tutti! E se non ci sarà possibilità di comunicare prima, desidero porgere a voi e alle vostre famiglie una fruttuosa preparazione per il periodo d’Avvento ed abbondante gioia e serenità per il prossimo Natale!


Con affetto

Paola